sabato 27 dicembre 2008

Sono rimasta senza parole, e per questo ho smesso anche di scrivere.
Sulle spalle mi sento cent'anni, anzichè ventuno freschi freschi..
Le cose finiscono, poi si aprono nuove porte, la vita va avanti e succedono inaspettatamente cose meravigliose, certo.
Però l'adesso brucia la pelle e secca la gola, col suo carico di pesante tristezza, e sembra strano poter credere che poi tutto torna a posto, col sacro e curativo tempo, con la volontà, con la pazienza, con la forza che non si sa da dove venga.

Perfino la mia prosa è spossata.
Scarna.
Telegrafica e stanca.


Per fortuna che ci sei tu, e il tuo fianco, la conca tra il muro e il buio, durante la notte.
Per fortuna che ci sono le tue braccia attorno a me, e la tua energia positiva che bevo avidamente.
La tua risata che scoppia.

martedì 16 dicembre 2008

capita, sarà la vita.. diciamo così

Italia.
Come è strano progettare cose e vedersi molto, se non tutto, franare addosso. 
Certo, son felice di vedere certi volti, ma speravo di vederli sorridenti, ecco.

E mi son sentita così merda oggi, alla laurea della Vero, un momento che ho aspettato quasi con la sua stessa ansia, completamente dimentica di tutto, senza un mazzo di fiori, nè niente.
Sono periodi, e tutto passerà e si metterà a posto, ho Andre di fianco e ce la posso fare.
Ma si fa fatica.
E se non divento definitivamente adulta dopo questa, vuol dire che sono da curare.

mercoledì 10 dicembre 2008

voglio andare a casa

Ho voglissima di casa.
Abbracciare mia madre e mio padre, baciare Andre, che oramai è un chiodo fisso (andreandreandremimancamimancabacicoccole), vedere la Vero ed esserci mentre si laurea dopo tre anni di reclusione bibliotecaria, farmi qualche sera all'Ohm.
Strangolare i gatti e dormirci abbracciata, avere il riscaldamento centralizzato e parlare al telefono seduta sul termosifone, con la Maya che mi fa i balletti di propiziamento felino e cade dalla scrivania (poverina!).
Mi va anche un bell'aperitivo in Gallucci, Weiss piccola e spilucco compulsivo, chiacchiere con Davidino, la Blonde, la Reg e la Vale o Nichi, tutti habituè come me.
Dormire da Andre, abbracciati.Va bene.Incollata come una cozza a lui, mentre mi fa domande per non lasciarmi addormentare.
E voglio i biscotti Mulino Bianco, e anche un po' di tivù spazzatura italiana, che sarà sempre meno spazzatura di quella portoghese (quattro canali e solo telenovelas)..
Voglio un'immersione in quelle stesse facce che vedo sempre, e stare in mezzo ai miei amici veri veri, perchè comunque in erasmus conosci un miliardo di persone, ma gli amici amici son troppo pochi.
Fare i miei mille piani di scale.
La mia bici color crema con un freno solo.


Ormai manca così poco al volo, che penso quasi solo a quello e sono sopraffatta dalla voglia di essere in quel buchino di città tra cose note e nebbia, con la mano nella mano di Andre, e orari da rispettare.


Arrivo, arrivo.. lunedì pranzo con mammà, e non mi sembra vero.

mercoledì 26 novembre 2008

sviste e cerette

L'altro giorno vado a fare la spesa, e da brava italiana mi dirigo sicura verso le pennette rigate, un lusso della marca un po' più costosa (tale "Milaneza"), e il bulbo oculare mi cade con violenza sulla dicitura "penonni rigate"..ahimè! Ho cominciato a ridere e ho pensato se ritagliare il pacchetto e regalarlo a Paolo per Natale!

Poi, a lezione di Història da lìngua portuguesa, la prof ci ha fatto leggere il testamento del '700 di un tizio, e il nostro compito era decifrare ciò che era scritto; ogni misero mio tentativo è svanito quando alla terza riga ho letto "rogoli e pregoli", che non ho idea di che cazzo significhi ma che ha suscitato la mia più totale ilarità, per cui il resto della lezione l'ho passata  sghignazzando come una deficiente fingendo di tuffarmi nel quaderno per interesse, mentre era pura mimetizzazione..
Ovviamente, Rogoli e Pregoli sono diventati i nuovi imbarazzanti nomignoli dei nostri coinquilini (a loro insaputa), i quali in questi giorni, devo dire, ne han vinti parecchi nuovi, tipo analfa-Beto (cattiva questa!), e in seguito ad una conversazione con Mike, un ragazzo polacco, Nuno è diventato Dudo ("So,how is your flatmate..uhm..ehm..Tupi?Dudi?Dudo?"); tutto ciò per non dimenticare i folkloristici Paco e Nugno (ma chi soooooooooonooooo???), ponderati dalla nostra amica Laura che attualmente si trova in Canada... vacca se fa male lo sciroppo d'acero...

Bene.
Altre cose interessanti sono che Paolo, che è in ramadam perchè questo weekend va a Madrid e vuole essere snello come un fuscello, stamattina si è presentato a casa nostra coi capelli arancioni (l'ultima volta erano viola), in quanto in processo di decolorazione per tramutarli in blu, ed armato di due rasoi elettrici e strisce depilatorie Veet al profumo di Arbre Magique per una depilazione semi totale che noi gli abbiamo fatto con tanto amore.

Il weekend passato invece è stato molto impegnativo e decisamente una figata, con un doppio Lux (giovedì perchè suonavano 2manydjs, sabato perchè sono venute qui delle amiche dall'aldeia e ci volevano andare) in cui procedendo a vodka-redbull, il cocktail più orrendo del pianeta ma anche l'unico che ti sveglia come una scossa elettrica, abbiamo ballato fino alle sette del mattino, e concluso con una sana colazione al bar sotto casa.
Il weekend che invece si appropinqua (si, perchè il mio comincia il giovedì, l'ho già detto..) si preannuncia un pochettino peggio, dato che lunedì è festa -restaurazione della repubblica?dell'indipendenza?mah- ,mercoledì la mia Università compie trentanni, ergo niente lezioni, giovedì ricomincerà il weekend, e il lunedì successivo è nuovamente festa, perchè è l'Immacolata.
Riassumendo, il mio prossimo weekend durerà 10 giorni.
Ho un po' paura.

mercoledì 19 novembre 2008

intupiscimi!costipada come un lavandino

La giovinetta all'estero ha scoperto che il raffreddore è uguale in tutto il mondo, e che il camino poetico dell'aldeia, il riscaldamento dell'auto e tre gradi sopra lo zero fanno ammalare, qualora combinati tutti assieme come gli ingredienti della "Magica Medicina" di Rohald Dhal (gran libro, molto probabile che le mie turbe sian tutte nate lì!).
Ho provato a distupirmi il naso (tradotto dal gaiese: stapparmi in preda alla disperazione) con lo sturalavandini di gomma blu e molliforme, ma non ha funzionato, esattamente come il MrMuscolo; ragion per cui ho speso 25 euro in farmacia (termometro, pasticche per la gola GargantaFeliz-non è vero,non si chiamano così!hahhha!-,Bissolvon Linctus-fedele alleato da quando sono nata-,e goccine per il naso-professionali, queste!-), e speriamo che conti.
Nel frattempo, ho smesso di camminare, non serve: sfrutto la forza propulsiva del Colpo di Tosse del Bisonte, procedendo quindi a grandi balzelloni di un metro e mezzo cadauno.
Inoltre, mi diletto disturbando maleficamente le lezioni, sputazzando bacilli ad ogni starnuto 2000 nodi, e coprendo col suono caratteristico della soffiata di naso ogni tentativo di spiegazione da parte dell'illustre professore!

La vita è bellissima!

martedì 18 novembre 2008

dicevo??


Concludendo le vicende portogalle più recenti, siamo state ospiti, la Giuli, la Fede ed io, nella celebre, idillica, quieta aldeia, ossia il caro paesino di 500 anime da cui provengono i nostri coinqilini.
Abbiamo dormito a casa di Beto, una sorta di castello sul cucuzzolo del colle (per questo è stata denominata Castelo Jorge, un brillante gioco di parole tra il cognome di Beto e il fatto che a Lisbona c'è il Castelo de S.Jeorge...come siamo spiritose!), nel quale siamo state nutrite come oche all'ingrasso.
Ci siamo sentite un po' come a Pasqua dai parenti pugliesi, tipo: mangia!mangia che sei deperita!mangia che se no avanza!noooooooooo!non sparecchiare,faccio io!tu siedi e mangia!

Nuno invece abita nella casa delle bambole, una vera delizia piena di ninnoli e piante e gattini, dietro ai quali son corsa per un'ora (maledetti gatti selvatici sfuggenti)..

Abbiamo girato un sacco per i dintorni durante il giorno, e le serate le abbiamo trascorse in una cittadina lì vicino, dove in occasione di una festa dei cavalli (va beh non mi so spiegare...comunque c'erano equini in ogni dove cavalierodotati) avevano allestito ste tendone disco aggratis...una figata!abbiamo ballato fino allo sfinimento nel gelo del Ribatejo, scaldandoci con un liquore delizioso che si chiama Abufada, o algo assim..

Le loro amiche son magiche, totalmente scoppiate, ma cariche come molle e simpaticissime.
Tirando le somme, è stato un gran weekend, sicuramente da ripetere.. e mi sono accorta che nei post piccini i portoghesi sono decisamente più accoglienti che qui a Lisbona, dove l'effetto capitale si fa sentire.

Una parentesi conclusiva la merita il papà di Beto: militare per 20 anni, ha fatto la guerra in Angola e Mozambico, tiene il Capitale di Marx in bella vista in salotto ed è totalmente fuori come un balcone con tutti i gerani.
Abbiamo scoperto che da giovane ballava benissimo, cantava anche meglio, e probabilmente noi ci saremmo innamorate di lui.
Essendo appassionato di musica italiana, ci ha fatto ascoltare tutti i suoi vecchi dischi (Sanremo incluido), e ce lo siamo trovate nella sua camera che ballava come un matto su non so quale Antonio Capuozzo o Mario Rossi.. inoltre, può piegarsi a quasi tutti i lavori casalinghi, ma stirare NO! Dio ha creato la donna col gene dello stiraggio, ma sfortunatamente l'uomo ne è sprovvisto!
Insomma, è il nostro nuovo idolo!
Tonito queremos-te! 

lunedì 17 novembre 2008

things happen in Lisbon


Succedono tante cose, e direi che e cose si succedono anche molto rapidamente (ha ha ha!)..

Per cominciare, è 
stata qui la mia mamma, che si è goduta una settimana di sole lisboneta, e che è piaciuta tantissimo a tutti (ma tua mamma è bellissima! troppo figa tua mamma.. la tua mamma è fantastica,simpaticissima..! e via discorrendo).
Sono andata a prenderla all'aereoporto col batticuore, ed è stato stranissimo dirle: "Questa è casa mia!" o "Vieni a cena da me?", e comportarsi un pochino come due amiche, dato che non vivere sotto lo stesso tetto produce evidentemente questo bizzarro effetto..

Due giorni prima che partisse, mentre ero nel dormiveglia più totale, sento la porta della stanza che si apre e passi felpati, e mi dico: "Boh,sarà la Giulia che mi porta il caffè.." (capita, a volte :) ), mi giro sul fianco, e non c'era un bel faccione con due occhi obliqui e le cuffie da fumetto che mi fissava?!?!


Morale: Andre mi ha fatto un sorpresone ed è venuto qui una settimana, dopo tutte le madonne che ho tirato pensando che non sarebbe venuto affatto prima di Natale..
Happiness più totale, e dopo la sa partenza mi son sentita sola come non mai qui a Lisbona.. la stanza mi pareva deserta, il letto enorme e tutto molto più freddo.
Ma è così che funziona, quando due persone decidono di stare un po' lontane (ma sapere questo non rende la faccenda meno dolorosa, per niente..).

Altra cosa che è successa e che merita attenzione è che nello stesso giorno della super manifestazione in Italia contro la Gelmini, noi erasmus in Lisboa, o comunque un manipolo di una cinquantina come rappresentanza, siamo andati a protestare davanti all'Ambasciata italiana (che, per inciso, è molto bella, ma anche nella zona più malfamata di Lisbona... facciamoci riconoscere!), con striscioni e tutto, fischiettando come disperati ed incazzati neri!ops pardon!incazzati rossi!

E' stato bello sapere che tutti quanti continuiamo ad osservare quel che accade in patria in un momento così merdoso per l'istruzione, e che quindi non siamo stati completamente risucchiati nel mondo fatato dell'Erasmus dove tutto è sospeso e meraviglioso..
La coscienza c'è ancora, per fortuna.

Mi metto in pausa perchè ho un bucato a mano da fare, e racconterò prossimamente le ultime eccitanti avventure lisboneggianti..


martedì 11 novembre 2008

telegrafia

Un post telegrafico per dire che non sono morta, nessun bus impazzito portoghese mi ha spezzato le gambine..


mah
mah
mah


ma, ho avuto la mamma qua una settimana, ed ora mi spupazzo Andre che mi ha fatto una deliziosa e gradita sorpresa!
In piu´sto studiando e soprattutto non ho internet a acasa fisso, si e´fottuta la chiavetta ricaricabile della vodafone e l'internet a casa di Paolo fa i capricci!

Che sfiga!

martedì 21 ottobre 2008

mi sono innamorata

Mi sono innamorata.
Disperatamente.


Di Nabokov, del subdolo Humbert Humbert e della sua Lolita lasciva.
Dopo le prime cinque parole, avrei voluto rovesciarmi di testa nel libro, vedere sagome cartonate fuoriuscirne e costruirsi attorno a me in luoghi e scenari, fondale di teatro per le loro vicende.
Mi sono innamorata della prosa ricercata, dei paragoni impensabili, delle parole di fiori e di miele, degli alambicchi verbali di follia contorta (e di chi, poi? dell'autore o del personaggio? del narratore, ma su quale piano?), della visione alienata delle cose, espressa con loquela conturbante.

Sto pasteggiando a pagine e inchiostro; bevo un sacco di metafore.

Sarà il periodo, la fase di amore cosmico che sto attraversando confusamente adesso, che mi spinge anche ad innamorarmi di un caffè in balcone, sotto un sole impudico che scalda in ottobre come in agosto, in compagnia di Paolo e Giulia e una torta al cioccolato del Pingo Doce.
O di queste stesse due persone, due sconosciuti fino a un mese fa, che ora sanno tutto di me, che mi consolano e mi consigliano come due vecchi amici.
Di situazioni precarie e temporanee, così cariche di sentimenti e significato da spezzare il cuore di commozione.
Spargo amore.

sabato 18 ottobre 2008

intelle(att)uali

Oggi si festeggia un mese nella casina portuguesa, ma è da ieri che invece che darci tutti alla pazza gioia e basta, giochiamo anche alle persone serie, e facciamo delle robine che quasi quasi sono costruttive!


(questo naturalmente se sorvoliamo sulla festa ad Ingegneria di giovedì sera, in cui abbiamo dato spettacolo apprendendo balli tradizonali portoghesi, ed offrendoci quindi al pubblico ludibrio)


Orbene, ieri Giulia ed io siamo state a questo festival di arte, cultura e sport urbani, denominato Lisbon Clash, e ci è gustato parecchio!

..non avevo mai visto fare parkour dal vivo (mi limitavo al video di "Jump" di Madonna!), ed è stato assurdo: sono dei pazzi!si lanciano!da un palazzo all'altro!un incrocio tra un gatto braccato ed uno scimpanzè!

Poi naturalmente c'erano un sacco di skater, bmx, arrampicatori, breaker incredibili, e svariati bambini microscopici già skateboard-dotati che facevano sorridere molto.

Insomma..proprio bello!


Per il resto, mi sono appena svegliata, o quasi, e la giornata sarà dedicata ad un generico riassettamento di body&soul, ma anche di stanza, poi alla spesa, e per finire alla preparazione di una bella cenetta per lo stesso gruppo che ieri sera si è riunito a casa di Paolo (un mix ispano-italo-tedesco con come lingua veicolare il portoghese!), in attesa di proseguire l'attività intellettuale di cui parlavo prima.

Infatti penso che poi andremo al Doclisboa (http://www.doclisboa.org/), cioè uno dei più importanti festival di documentari d'Europa, e sembra molto interessante: il Paese ospite è la Cina, e sembra parecchio stimolante!


Direi che qui, quindi, la vita procede.

E bene.

mercoledì 15 ottobre 2008

do you parlez portuliano?

Domani si festeggia il primo mese lisboneta (si,ho preso l'andamento portoghese, qualsiasi scusa è ben ben valida per festeggiare).
Massì, dai, facciamo il punto della situazione!
(perchè?!vabbè)

Dopo trenta giorni e trenta notti, abbiamo una Giulia affetta da strane allergie che abitualmente si manifestano in maggio, non in ottobre.
Io ho messo da parte un'idea eccellente per un libro, "Lo Zen e l'Arte dei Portoghesi di svanire nel Nulla" (lo,giuro, si vaporizzano!), e non so più parlare in italiano.
Davvero.
Esempi vari tratti dal mio quotidiano:
  • "parliamoli con il loro nome";
  • "soneca vuol dire sonnigliona" (eeeeeeeeehbbbè, certo, certo,come no...);
  • "andiamo di macchina?"
  • "quando chegano cucino"
  • "quando acabiamo l'aula facciamo un giro di negozi"

ed aggiungerei una perla giuliesca, ovverossia: "Questo non è mai salito dalla mia bocca..".

Proseguendo, ho imparato ad attraversare la strada alla portoghese, ovvero a occhi chiusi e col rosso, agitandomi come una tarantolata nella speranza di schivare le auto assassine.

Mangio il baccalà.

Ho fame ogni due ore, come ogni portogallica che si rispetti (hanno ben sei pasti ufficiali, ciascuno con nome e statuto autonomo risconosciuto), per cui sostanzialmente manca solo che mi sorga una malsana passione per le zeppe di gomma, stile De'Fonseca anninovanta (le ragazze qui hanno decisamente qualche problema nella scelta delle scarpe).

Ah, ecco, per l'appunto!, parliamo un po' delle scarpe delle portoghesi: mi domando.. ma, esattamente, perchè in un paese con 23 gradi alle sei di sera, tu,giovane pirilla di Lisbona, ti devi mettere degli scarponi da montagna che neanche Heidi in mezzo ai mufloni?eh?confessami tutto, perchè?!

E' un mistero che credo non abbia soluzione, ma tant'è.

Per concludere, mangio vagonate di caldarroste, solo che le mangio in maniche corte e/o canottiera, il che un po' mi destabilizza e mi turba, ma in fondo mi rende molto felice.

Detto ciò, vado a vedere il jogo della nazionale portoghese, qualificazioni per i Mondiali, epa!

domenica 12 ottobre 2008

move ya body!yeah!move yar feet and do you mind 't!uouohouoh!

Quando si dice una notte folle!
Ieri sera ci siamo fatte un pisolino fino all'una e mezza,dopodichè in piedi, musica carica, ci vestiamo e usciamo, con obiettivo LUX (ovvero La Discoteca di Lisbona, super fixe), io, Giulia, e la morosina del Primo, Ana, anni 16 e parlata rapida e stretta che non si capisce niente..usciamo di casa e ci fiondiamo di corsa sul bus notturno,io al telefono, Ana con zeppe giga, e Giulia con ballerine in fuga dai piedi, strillando e ridendo come bambine.
Sull'autocarro chiediamo se è quello giusto, e manco a dirlo...NO!Giù dal bus, sghignazzi, camminiamo per tornare indietro parlando fitto e ridendo, passiamo col rosso senza accorgercene, e via, quasi spiaccicate da un'automobile portogallica..col cuore ai 2000 torniamo alla fermata sotto casa, giro di messaggi con Roberto per capire dove sono loro, convinte di aver ormai perso il bus giusto.
Ovviamente il bus arriva in quel preciso istante.
Ri-giro di messaggi, saliamo, andiamo e brighiamo, ore due e mezza:scendiamo, siamo al Lux.
Telefonata a Paolo per sapere dove sono lui e le ragazze, e Paolo ci dice che ha appena ricevuto una chiamata da Giordano, il quale non è riuscito ad entrare al Lux a causa di una FESTA PRIVADA!di sabato!incredibile!!!
Dietrofront.
Quasi atropeladas (imballate da una macchina) per la centesima volta (in Portogallo guidano da denuncia, non è che son rincoglionita totale!), aspettiamo UN ALTRO BUS mioddio, ennesimo giro di sms con un Roberto ormai affetto da mal di testa, nel tentativo di stare dietro ai nostri pellegrinaggi lisboneti, per giugere infine al buon vecchio Bairro.
Ovviamente abbiamo girato mezzora per rintraccaire Roberto e Luis, che per facilitarci le cose continuavano a spostarsi.


Ah!per tornare a casa...AUTOBUS!ohyeah!

Come ci piace tutto questo!

sabato 11 ottobre 2008

fragments

A volte è snervante pensare che comunque questa vita meravigliosa che sto vivendo qui ha la data di scadenza.
Ero arrivata a cercare di convincermi che il suo bello sta proprio nella sua precarietà, ma alla fine ho deciso che non è vero, per niente.

Quindi scanso mentalmente la questione,e chissenefrega.
Il motto che ho assunto qui è: vivo. E basta.
Senza elucubrazioni complicate.
Vivo e lascio che le cose mi si appoggino e succedano, che formino da sole i giorni, coinvolgendomi nel loro accadere.

Da quando ho messo piede sul suolo portoghese, mi sento sempre ubriaca di vita, perfino il cielo mi pare più azzurro, e poi... a Lisbona piove col sole.

Mi piace la metro, il suo odore di plastica scottata e consunta, le scale mobili infinite che pare ti portino al centro della terra.
L'insalata con le mele di Nuno.
Riuscire a far ridere anche in portoghese.
E il vento che al mattino scuote la finestra.
Il caffè bollente e profumato nell'unica tazzina superstite, mentre guardo fuori dalla veranda.
Il divano arancione in cui trovare il sonno.
Il viavai di gente che c'è in casa.
Il solletichio dell'incenso acceso in camera.
La rosa secca sulla mia scrivania.
Il suono che la vita fa tra queste quattro mura, e fuori.

mercoledì 8 ottobre 2008

traffico mattutino

Stamattina mi sono svegliata e in casa c'erano:
  • o Primo, cioè il Cugino, detto anche Pablo Escobar, dopo una nottata sul divano di 20 centimetri, in cui ha compresso i suoi due metri di statura (tra parentesi: si è innamorato della Vero dopo averla vista in foto, ed ora mi guarda con occhio languido e mi dice "Aaaaaaah...aquela amiga tua...muuuito gira.Muito linda...");
  • Roberto in pigiama ma con i capelli già in piega;
  • Nuno muto col braccio fasciato (lo skate miete vittime) che vagolava tra bagno e camera da letto;
  • la Giuli scombinata perchè nella notte è stata svegliata da una telefonata di Paolo, che aveva dei particolari sulla serata trascorsa con un tedesco con cui aveva appuntamento, e che è stato soprannominato l'Uomo Dentifricio, dato che ha un nome molto simile a Zigulì;
  • la donna delle pulizie (già, abbiamo anche quella, due volte al mese!) armata di aspirapolvere all'alba delle noveemmezza, e che mi ha rapidamente sfrattata dalla mia tana per limpar tudo;
  • la morosa di anni dodici circa del Primo, con un'amica ocheggiante che non la sta finendo di sghignazzare, mentre o Primo e a Namorada stanno pomiciando sul letto di Nuno (povero Nuno!)...

Cioè, è tutto un po' movimentato, ma insomma!

Oggi come al solito non ho lezione prima delle due, quindi farò un po' di cose inutili in attesa di andare all'università, e dopo vedrò Paolo e la Giulia, probabilmente..

C'è un reduce da Zigulì da consolare qui...

giovedì 2 ottobre 2008

il terzo elemento

Siore e siori, oggi parliamo di un elemento accessorio eppur fondamentale della casa in Alameda Afonso Henriques, ossia Il Cugino, o per dirla correttamente,ovvero alla portoghese, O Primo.

Esso è un individuo di notevole stazza, che si colloca nella geografia delle dinamiche casalinghe come, appunto, il cugino di Roberto, e che periodicamente compare nei nostri siti.
L'animaletto in questione (due metri suppergiù) possiede due particolari tatuaggi tamarrognoli, uno sul polpaccio (soggetto non pervenuto), ed una sorta di volatile sulla schiena, elemento, quest'ultimo, che abbiamo potuto appurare perchè il Bestione abitualmente circola a petto nudo e depilato.

Giorni fa si è presentato con un cartone 20x50 strabordante di cioccolato, vinto in un bar di quel luogo ormai mitico et bucolico che è l'Aldeia ('u paisiell'), per cui noi ora pasteggiamo a Milka slurp e nocciolato.

Grazie, O Primo!


Per aggiungere novità, ora il salottino è fornito di una specie di gigantesco pouf nero strafigo, su cui abitualmente mi addormento alla sera, e ho lezione solo dal lunedì al giovedì a partire dalle due del pomeriggio, ordunque, BACANO!, che qui vuol dire che "figata!", e non che c'è un casino dell'ostia...

Mi sto inoltre dando alla pazza gioia notturna, e qui veramente non si dorme mai,e ci sono un miliardo di cose da fare di ogni tipo, tra serate, concerti, e svacco da divano con annessa partitazza a carte (abbiamo insegnato Machiavelli ai due portogallici!)..

Insomma.
Brutal.

venerdì 26 settembre 2008

ode al coinquilino


Vivo in una casa dove spesso le porte restano aperte e c'è una libera circolazione di amici,e in cui ci sono due bagni ma zero angoli adatti a mangiare,per cui apriamo il tavolo in camera di Nuno e vamos a jantar aì, raccontandoci la giornata come una strana famiglia italo-portoghese!

Li abbiamo perfino convinti (i due coinquilini) a portarci un weekend nel loro paesino di 800 anime per un vero pranzo portoghese dalla mamma, e loro hanno convinto noi ad andare allo stadio a vedere il beneamato Benfica..

E quanto è bello uscire dalla stanza e vedere uno scoppiato col capello areodinamico che sbuca da una cuffia di lana rossa e al contrario, che beve latte e che parla in portoghese slang, o un allampanatone che confabula da solo perchè dopo le lezioni si è fermato a farsi due cannette e un bicchierino mentre studiava, mentre tenta di far funzionare una lavatrice nuova, o aprire la porta al loro amico Ivo, che più o meno abita da noi, che arriva tutto gasato per vedere la partita all together, belli pigiati sul divano o spalmati per terra, con Roberto che è una settimana che dice che adesso porta un altro divano.. 

Vivo con dei pazzi scatenati, e mi piace!


sabato 20 settembre 2008

que fixe!

Adesso che mi sono assestata comincio a guardarmi attorno, finalmente ho tempo per stupirmi di ogni angolo e di ogni azuleijos, e anche di fare la turista, in modo da imparare a conoscere questa città a memoria e non sentirmi più tale.
Sono tornata all'Alfama, anche se ci ero già stata anni fa, con Giulia, Paolo ed Erika, una sua amica che sta qui una settimana,e...che meraviglia, mièrde!
Ogni sciocchezza sembra dipinta, un acquarello...non so, un panorama incollato e fatto di ritagli di scorci spettacolari.



E invece è tutto reale, pieno di 
anziani baffuti e vecchiette che chiacchierano da una finestra all'altra Napoli-style, ma più pacate, e l'unica cosa che si  può fare è scattare una foto dopo l'altra, dimenticandosi completamente della fatica incredibile che si fa ad arrampicarsi su per le viuzze che si inerpicano verso la parte più alta della città, e poi riprendere fiato sui miradouros che dominano Lisbona
 dall'alto.











Al pomeriggio invece sono stata all'Expò, dove non ero mai andata, e che mi è piaciuto trooooooooppo! C'è una specie di parco sulla foce del fiume con fronde varie e dei giochi d'acqua assurdi, del tipo "ricrea-un-tornado-in-un-tubo-di-plastica", e naturalmente ci siamo sbizzarriti come bambini a provarne più che potevamo, anche se sfortunatamente molti non funzionavano  a causa della bassa marea(sigh!)..









E per finire, ieri sera nottatona al Bairro Alto..CHE FIGATA!
Già la zona è bellissima, in più di sera si stra-riempie di ragazzi, quasi tutti probabilmente universitari, che se ne stanno fuori da questi barettini minuscoli che si susseguono uno dopo l'altro nelle strade, e c'è un meraviglioso casino vivo e animato!!
Siamo stati in un posto frequentato da erasmus e abbiamo conosciuto un po' di gente, e di conseguenza siamo venuti a sapere di un miliardo di feste che ci saranno in questi giorni per l'inizio delle lezioni...

Per concludere la serata siamo stati fino alle quattro e mezza al Fràgil, ovvero una piccola disco con bella musica proprio in centro.

Che altro?? La mia casina era carente di un casino di cose fondamentali, del tipo che non avevo coperte, cuscino e lampadario, per cui mi sono data allo shopping da padrona di casa.


Poi qualche volta penso che sto facendo un sacco di cose che mi piacciono, e penso che sarebbero ancora più belle vissute con Andre o con gli amici di sempre, ma vabbè, forse è normale che mi ci voglia ancora un po' per ambientarmi del tutto..
E poi dicono che non si può avere tutto.
Vedrò di accontentarmi!

giovedì 18 settembre 2008

Ieri ero profondamente sconfortata,lo ammetto.. Ci siamo perfino date al cibo spazzatura per risollevare il morale abbattuto dalle richieste folli che avevamo dovuto ascoltare!


Poi stamattina,dopo un altro centinaio di chiamate e una casa visitata(otto stanze loculo e un bagno oh yeah), l'abbiamo trovata!Lei!
La casa dei sogni!
Quattro singole giganti(nelle altre due ci sono due portoghesi tranquilissimi, Roberto e Nuno),cucina, DUE bagni, di cui uno con vasca, e donna delle pulizie molto discreta ogni due settimane(sopportabile,quindi!), per 200 euro al mese spese escluse, ma pare che le spese non superino i 30 euro!yuppi!

L'unica pecca è che ancora non c'è internet, ma lo mettiamo settimana prossima, per cui anche questo è sistemato..

Adesso non siamo più così: 

mercoledì 17 settembre 2008

gli affittacamere sono pazzi psicotici

Bando agli slanci poetici su quanto è suggestiva Lisbona.
Eccheccazzo.
Oggi son partita alla ricerca di una casina, umile, in una zona normale, con coinquilini normali.
E invece la giornata è partita all'alba, sono andata all'università con Giulia(la sede è fighissima,un po' scrausa ma bella), e fin lì tutto ok, abbiamo scoperto che ci dobbiamo immatricolare il 22, per cui tutto a posto.
Poi è cominciato un pellegrinaggio di sette ore(siamo uscite alle nove e siamo tornate alle sei), durante il quale ho avuto modo di confrontarmi con discreti casi umani:
  • casa numero uno: i proprietari erano degli psicotici, probabilmente mormoni, e affittavano una casina in un quartiere delinquenziale, ma dentro tirata così a lucido che forse avrei potuto leccare il parquet senza rischiare manco un raffreddore, con camere loculo, e soprattutto con la prospettiva di avere quotidianamente tra i piedi la DONNA DELLE PULIZIE. Pronto?!?
  • casa numero due: sicuramente tenuta da due lesbiche che ci hanno informato che è vietato far salire uomini.E s viene Andre?O Davide?O se voglio fare una cena?Vaffanculo!
  • dalla casa numero tre alla diecimila, serie di fuori di melone che ci hanno complicato la giornata.

E per concludere, un'ora dentro un centro Vodafone perchè una svalvolata ha fatto del casino con la ricarica al cellulare portoghese, e ci ha messo una vita a saltarci fuori,coinvolgendo tutti gli altri poveri commessi..

Insomma,giornata pesante.
E finchè non trovo casa, non mi sentirò perfettamente in Erasmus.
E vabbè.

martedì 16 settembre 2008

Lisbona!

Dopo tanti turbamenti d'animo,eccomi a Lisbona, e come tutte le cose, o comunque molte, è stato più facile del previsto, ed ora son qui in ostello, in pura agitazione, con già in programma un'uscita di esplorazione, una cenetta a casa di Paolo che è qua da un mese, e una prima ricerca di casa..
Dalla finestra arriva odore di pesce grigliato, rumore di città, e un miscuglio di novità lisbonetane che alla fine dei conti mi rasserenano: avrò un mucchio di cose da scoprire.
Vorrei scrivere un sacco di cose,ma fuggo tra le vie di questo gioiellino a vedere se trovo già un alloggio, dato che anche se l'ostello è bellissimo ho bisogno di svuotare i miei 24 chili di valigia, i 10 del trolley, e la borsa col computer!


sabato 13 settembre 2008

postumi affettivi di una cena di commiato



Ieri ho focalizzato esattamente il motivo per cui il pensiero di andarmene da qui dieci mesi mi fa un po' male.
Non è questione di paura, e nemmeno di immaturità, nonnò.
E' che sono circondata da amici matti e meravigliosi,e sto con un fanciullo che è il meglio che si possa desiderare(ma questo è un fattore che avevo appurato da molto tempo..).

Beh, grazie a tutti per ieri sera.
Mi mancherete un casino..

mercoledì 10 settembre 2008

sono un avvocato delle cause perse

Dopo una corsa a slalom tra i bus di fronte a Bologna centrale e dopo essermi arrampicata sul treno,mi siedo nella prima poltroncina sdrucita che trovo.
Il panorama faunistico che mi si propone davanti agli occhi è il seguente: al mio fianco, signora che ha superato la mezza età ,capello arancione carota tinto, e svariati sacchettini da shopping e borsine varie; di fronte a lei, una sorta di sfigatino un po' ammuffito, di quelli che gli inglesi chiamano "geek", magliettina a righine del Canada e scarpe comode.
Tiro su un giornale, di quelli che piazzano sui treni per invitarti alla lettura, con la sana intenzione di farmi i cazzi miei, senonchè i due dell'improbabile coppia (nonna e nipote, si è poi scoperto) attaccano una lunga serie di osservazioni socio-politiche sull'Italia, da cui il mio orecchio viene attratto.

Ora.
Non sta bene origliare le conversazioni altrui, ma prescindendo dal fatto che strillavano, se la prima frase che esce dalla bocca marcia di questo secchioncello tronfio è:"In fondo i partigiani all'inizio erano dei briganti, anzi quasi non c'erano, sono sbucati solo quando tanto era chiaro che il fascismo sarebbe caduto..", i miei poveri peli si rizzano tutti in contemporanea in un moto di disgusto.
Ok, sto zitta. In fondo esiste la libertà di parola, diciamo così...
Naturalmente la nonna-pel-di-carota ha ribattuto che, in fondo, il suo amico duce ha fatto la bonifica e le ferrovie.
Mi impongo il silenzio, di nuovo.
Sguardo disperato al ragazzo seduto di fianco a me, al di là del corridoietto. Anche lui ha i peli un po' dritti.
I due hanno continuato a sproloquiare in vario modo, su Trenitalia che è una merda, sul fatto che Povero Coglioncello in Maglia a Righe è cinico, su fastweb che fa cagare, ma è meglio di altri..

La cosa più triste, però, è questa: pare che a Ferrara dei poliziotti abbiano ucciso un ragazzo, sparandogli, più o meno per schiamazzi notturni..doveva essere fatto e sbronzo, e si è messo a fare del casino. E questi l'hanno ammazzato secco.
E King of Geeks, dopo un po' di banalità sulla gioventù bruciata che va a ballare solo per selvaggio sesso e droga pesa (dai, bambino mio, che forse se ci andassi anche tu, ogni tanto, vedresti che non è proprio così, e magari diventeresti anche più simpatico..), ha concluso che in fondo chissenefotte, tanto di gente ne muore tanta, uno in più mica fa la differenza, e tanto lui pensa solo a sé stesso, alla sua famiglia, e a quei quattro cerebrolesi dei suoi amici, e degli altri se ne frega.

Beh bravo.
Allora sappi che, dopo avermi ammorbato trenta minuti su come fa cagare l'Italia ed avermi indotta a farmi sanguinare la lingua pur di non controbatterti nulla ed evitare così di rimanere a discutere su un treno fino alla fine della corsa in tua triste compagnia, se questo paese va così male, è anche grazie alle teste di cazzo come te, che pensano al loro quadratino di terra secca, che leggono pile di libri e di giornali, ma che non hanno la più pallida idea di cosa sia la vita vera, e sputano più sentenze che bacilli.

Avrei dovuto mandarti affanculo,maledetta me.


domenica 7 settembre 2008

manca troppo poco


Bene.

Appallottolata sulla sedia.
Musica chill di sottofondo e buio pesto fuori.Di già.
Sguardo sgranato sulla luce biancastra del monitor,ma sono talmente concentrata su me stessa che a dire il vero non guardo proprio nulla.
E' più probabile che stia osservando quella massa informe di sensazioni varie,istinti totalmente contrapposti  e paure che affollano senza pietà la mia testa(o l'anima,non saprei)nelle ultime settimane.
Ci vorrebbe una sigaretta,una sigaretta accesa e tutta schiacciata che mi pende dalle labbra,col fumo che intorbidisce l'aria,e la cenere che sbriciola sulla tastiera.La parte gialla tutta sbocconcellata.

Però non fumo,quindi niente.

Non so.Chissà se solo io mi faccio tanti pensieri su un banale erasmus.
Se solo io prendo un treno per Bologna a dodicigiorniappena dal volo one way per Lisbona,e tutto mi sembra avere un sapore così definitivo,un colore così da capitolo chiuso.
A me Bologna piace.
Puzza di piscio,è un casino a volte insostenibile,un ricettacolo di casi umani e relitti della società,ma ha quell'aria così abbandonata.
Così abbandonata e viva che mi piace da morire.
Così sgualcita sotto la pioggia,coi passanti radunati sotto i portici,sui pavimenti scivolosi sotto la suola liscia degli stivali.
Beh,e l'altroieri ero lì che camminavo in quel guanto di precarietà che mi prende a volte,con gli occhi aperti così a guardare cose,a riempirmi la testa di scorci che in realtà non avevo nemmeno mai visto prima,quindi non è che fosse fondamentale tenerli a mente per poi andarci nostalgicamente col ricordo più avanti.

Sono talmente piena di aspettativa e curiosità,due o tre rimpianti,nostalgia preventiva e ansia che forse la metà sarebbe sufficiente,ma non so,non ci riesco a vivermi le cose in modo spensierato.
Non importa.

Il fatto è che so cosa lascio,ma mi sto immaginando da mesi quel che troverò.
Solo immaginando.
Origine di pensieri vari,perciò,tendenzialmente sul paranoico,nonostante le pacche sulle spalle e il "mavalàchetidivertiabbestianonfarelacogliona".
Beh.
Beh,si,lo so,certo.
Ma non posso fare a meno di sentirmi un po' strappata da qua,affogata nel mio rimuginare selvaggio,in bilico tra due luoghi e con una valigia che non la smette di fissarmi e di sembrarmi troppo piccola per farci stare una fettina di vita.


Va bene.
Mi ci vorrebbe un buon sonno,ma invece esco,a spremere questa città che ho sempre denigrato pensandola piccola e senza stimoli,e che ora mi sembra così bella,e invitante,e così atrocemente piena di legami che se ne staranno slegati per un pochino,a breve.

Brevissimo.