venerdì 26 settembre 2008

ode al coinquilino


Vivo in una casa dove spesso le porte restano aperte e c'è una libera circolazione di amici,e in cui ci sono due bagni ma zero angoli adatti a mangiare,per cui apriamo il tavolo in camera di Nuno e vamos a jantar aì, raccontandoci la giornata come una strana famiglia italo-portoghese!

Li abbiamo perfino convinti (i due coinquilini) a portarci un weekend nel loro paesino di 800 anime per un vero pranzo portoghese dalla mamma, e loro hanno convinto noi ad andare allo stadio a vedere il beneamato Benfica..

E quanto è bello uscire dalla stanza e vedere uno scoppiato col capello areodinamico che sbuca da una cuffia di lana rossa e al contrario, che beve latte e che parla in portoghese slang, o un allampanatone che confabula da solo perchè dopo le lezioni si è fermato a farsi due cannette e un bicchierino mentre studiava, mentre tenta di far funzionare una lavatrice nuova, o aprire la porta al loro amico Ivo, che più o meno abita da noi, che arriva tutto gasato per vedere la partita all together, belli pigiati sul divano o spalmati per terra, con Roberto che è una settimana che dice che adesso porta un altro divano.. 

Vivo con dei pazzi scatenati, e mi piace!


sabato 20 settembre 2008

que fixe!

Adesso che mi sono assestata comincio a guardarmi attorno, finalmente ho tempo per stupirmi di ogni angolo e di ogni azuleijos, e anche di fare la turista, in modo da imparare a conoscere questa città a memoria e non sentirmi più tale.
Sono tornata all'Alfama, anche se ci ero già stata anni fa, con Giulia, Paolo ed Erika, una sua amica che sta qui una settimana,e...che meraviglia, mièrde!
Ogni sciocchezza sembra dipinta, un acquarello...non so, un panorama incollato e fatto di ritagli di scorci spettacolari.



E invece è tutto reale, pieno di 
anziani baffuti e vecchiette che chiacchierano da una finestra all'altra Napoli-style, ma più pacate, e l'unica cosa che si  può fare è scattare una foto dopo l'altra, dimenticandosi completamente della fatica incredibile che si fa ad arrampicarsi su per le viuzze che si inerpicano verso la parte più alta della città, e poi riprendere fiato sui miradouros che dominano Lisbona
 dall'alto.











Al pomeriggio invece sono stata all'Expò, dove non ero mai andata, e che mi è piaciuto trooooooooppo! C'è una specie di parco sulla foce del fiume con fronde varie e dei giochi d'acqua assurdi, del tipo "ricrea-un-tornado-in-un-tubo-di-plastica", e naturalmente ci siamo sbizzarriti come bambini a provarne più che potevamo, anche se sfortunatamente molti non funzionavano  a causa della bassa marea(sigh!)..









E per finire, ieri sera nottatona al Bairro Alto..CHE FIGATA!
Già la zona è bellissima, in più di sera si stra-riempie di ragazzi, quasi tutti probabilmente universitari, che se ne stanno fuori da questi barettini minuscoli che si susseguono uno dopo l'altro nelle strade, e c'è un meraviglioso casino vivo e animato!!
Siamo stati in un posto frequentato da erasmus e abbiamo conosciuto un po' di gente, e di conseguenza siamo venuti a sapere di un miliardo di feste che ci saranno in questi giorni per l'inizio delle lezioni...

Per concludere la serata siamo stati fino alle quattro e mezza al Fràgil, ovvero una piccola disco con bella musica proprio in centro.

Che altro?? La mia casina era carente di un casino di cose fondamentali, del tipo che non avevo coperte, cuscino e lampadario, per cui mi sono data allo shopping da padrona di casa.


Poi qualche volta penso che sto facendo un sacco di cose che mi piacciono, e penso che sarebbero ancora più belle vissute con Andre o con gli amici di sempre, ma vabbè, forse è normale che mi ci voglia ancora un po' per ambientarmi del tutto..
E poi dicono che non si può avere tutto.
Vedrò di accontentarmi!

giovedì 18 settembre 2008

Ieri ero profondamente sconfortata,lo ammetto.. Ci siamo perfino date al cibo spazzatura per risollevare il morale abbattuto dalle richieste folli che avevamo dovuto ascoltare!


Poi stamattina,dopo un altro centinaio di chiamate e una casa visitata(otto stanze loculo e un bagno oh yeah), l'abbiamo trovata!Lei!
La casa dei sogni!
Quattro singole giganti(nelle altre due ci sono due portoghesi tranquilissimi, Roberto e Nuno),cucina, DUE bagni, di cui uno con vasca, e donna delle pulizie molto discreta ogni due settimane(sopportabile,quindi!), per 200 euro al mese spese escluse, ma pare che le spese non superino i 30 euro!yuppi!

L'unica pecca è che ancora non c'è internet, ma lo mettiamo settimana prossima, per cui anche questo è sistemato..

Adesso non siamo più così: 

mercoledì 17 settembre 2008

gli affittacamere sono pazzi psicotici

Bando agli slanci poetici su quanto è suggestiva Lisbona.
Eccheccazzo.
Oggi son partita alla ricerca di una casina, umile, in una zona normale, con coinquilini normali.
E invece la giornata è partita all'alba, sono andata all'università con Giulia(la sede è fighissima,un po' scrausa ma bella), e fin lì tutto ok, abbiamo scoperto che ci dobbiamo immatricolare il 22, per cui tutto a posto.
Poi è cominciato un pellegrinaggio di sette ore(siamo uscite alle nove e siamo tornate alle sei), durante il quale ho avuto modo di confrontarmi con discreti casi umani:
  • casa numero uno: i proprietari erano degli psicotici, probabilmente mormoni, e affittavano una casina in un quartiere delinquenziale, ma dentro tirata così a lucido che forse avrei potuto leccare il parquet senza rischiare manco un raffreddore, con camere loculo, e soprattutto con la prospettiva di avere quotidianamente tra i piedi la DONNA DELLE PULIZIE. Pronto?!?
  • casa numero due: sicuramente tenuta da due lesbiche che ci hanno informato che è vietato far salire uomini.E s viene Andre?O Davide?O se voglio fare una cena?Vaffanculo!
  • dalla casa numero tre alla diecimila, serie di fuori di melone che ci hanno complicato la giornata.

E per concludere, un'ora dentro un centro Vodafone perchè una svalvolata ha fatto del casino con la ricarica al cellulare portoghese, e ci ha messo una vita a saltarci fuori,coinvolgendo tutti gli altri poveri commessi..

Insomma,giornata pesante.
E finchè non trovo casa, non mi sentirò perfettamente in Erasmus.
E vabbè.

martedì 16 settembre 2008

Lisbona!

Dopo tanti turbamenti d'animo,eccomi a Lisbona, e come tutte le cose, o comunque molte, è stato più facile del previsto, ed ora son qui in ostello, in pura agitazione, con già in programma un'uscita di esplorazione, una cenetta a casa di Paolo che è qua da un mese, e una prima ricerca di casa..
Dalla finestra arriva odore di pesce grigliato, rumore di città, e un miscuglio di novità lisbonetane che alla fine dei conti mi rasserenano: avrò un mucchio di cose da scoprire.
Vorrei scrivere un sacco di cose,ma fuggo tra le vie di questo gioiellino a vedere se trovo già un alloggio, dato che anche se l'ostello è bellissimo ho bisogno di svuotare i miei 24 chili di valigia, i 10 del trolley, e la borsa col computer!


sabato 13 settembre 2008

postumi affettivi di una cena di commiato



Ieri ho focalizzato esattamente il motivo per cui il pensiero di andarmene da qui dieci mesi mi fa un po' male.
Non è questione di paura, e nemmeno di immaturità, nonnò.
E' che sono circondata da amici matti e meravigliosi,e sto con un fanciullo che è il meglio che si possa desiderare(ma questo è un fattore che avevo appurato da molto tempo..).

Beh, grazie a tutti per ieri sera.
Mi mancherete un casino..

mercoledì 10 settembre 2008

sono un avvocato delle cause perse

Dopo una corsa a slalom tra i bus di fronte a Bologna centrale e dopo essermi arrampicata sul treno,mi siedo nella prima poltroncina sdrucita che trovo.
Il panorama faunistico che mi si propone davanti agli occhi è il seguente: al mio fianco, signora che ha superato la mezza età ,capello arancione carota tinto, e svariati sacchettini da shopping e borsine varie; di fronte a lei, una sorta di sfigatino un po' ammuffito, di quelli che gli inglesi chiamano "geek", magliettina a righine del Canada e scarpe comode.
Tiro su un giornale, di quelli che piazzano sui treni per invitarti alla lettura, con la sana intenzione di farmi i cazzi miei, senonchè i due dell'improbabile coppia (nonna e nipote, si è poi scoperto) attaccano una lunga serie di osservazioni socio-politiche sull'Italia, da cui il mio orecchio viene attratto.

Ora.
Non sta bene origliare le conversazioni altrui, ma prescindendo dal fatto che strillavano, se la prima frase che esce dalla bocca marcia di questo secchioncello tronfio è:"In fondo i partigiani all'inizio erano dei briganti, anzi quasi non c'erano, sono sbucati solo quando tanto era chiaro che il fascismo sarebbe caduto..", i miei poveri peli si rizzano tutti in contemporanea in un moto di disgusto.
Ok, sto zitta. In fondo esiste la libertà di parola, diciamo così...
Naturalmente la nonna-pel-di-carota ha ribattuto che, in fondo, il suo amico duce ha fatto la bonifica e le ferrovie.
Mi impongo il silenzio, di nuovo.
Sguardo disperato al ragazzo seduto di fianco a me, al di là del corridoietto. Anche lui ha i peli un po' dritti.
I due hanno continuato a sproloquiare in vario modo, su Trenitalia che è una merda, sul fatto che Povero Coglioncello in Maglia a Righe è cinico, su fastweb che fa cagare, ma è meglio di altri..

La cosa più triste, però, è questa: pare che a Ferrara dei poliziotti abbiano ucciso un ragazzo, sparandogli, più o meno per schiamazzi notturni..doveva essere fatto e sbronzo, e si è messo a fare del casino. E questi l'hanno ammazzato secco.
E King of Geeks, dopo un po' di banalità sulla gioventù bruciata che va a ballare solo per selvaggio sesso e droga pesa (dai, bambino mio, che forse se ci andassi anche tu, ogni tanto, vedresti che non è proprio così, e magari diventeresti anche più simpatico..), ha concluso che in fondo chissenefotte, tanto di gente ne muore tanta, uno in più mica fa la differenza, e tanto lui pensa solo a sé stesso, alla sua famiglia, e a quei quattro cerebrolesi dei suoi amici, e degli altri se ne frega.

Beh bravo.
Allora sappi che, dopo avermi ammorbato trenta minuti su come fa cagare l'Italia ed avermi indotta a farmi sanguinare la lingua pur di non controbatterti nulla ed evitare così di rimanere a discutere su un treno fino alla fine della corsa in tua triste compagnia, se questo paese va così male, è anche grazie alle teste di cazzo come te, che pensano al loro quadratino di terra secca, che leggono pile di libri e di giornali, ma che non hanno la più pallida idea di cosa sia la vita vera, e sputano più sentenze che bacilli.

Avrei dovuto mandarti affanculo,maledetta me.


domenica 7 settembre 2008

manca troppo poco


Bene.

Appallottolata sulla sedia.
Musica chill di sottofondo e buio pesto fuori.Di già.
Sguardo sgranato sulla luce biancastra del monitor,ma sono talmente concentrata su me stessa che a dire il vero non guardo proprio nulla.
E' più probabile che stia osservando quella massa informe di sensazioni varie,istinti totalmente contrapposti  e paure che affollano senza pietà la mia testa(o l'anima,non saprei)nelle ultime settimane.
Ci vorrebbe una sigaretta,una sigaretta accesa e tutta schiacciata che mi pende dalle labbra,col fumo che intorbidisce l'aria,e la cenere che sbriciola sulla tastiera.La parte gialla tutta sbocconcellata.

Però non fumo,quindi niente.

Non so.Chissà se solo io mi faccio tanti pensieri su un banale erasmus.
Se solo io prendo un treno per Bologna a dodicigiorniappena dal volo one way per Lisbona,e tutto mi sembra avere un sapore così definitivo,un colore così da capitolo chiuso.
A me Bologna piace.
Puzza di piscio,è un casino a volte insostenibile,un ricettacolo di casi umani e relitti della società,ma ha quell'aria così abbandonata.
Così abbandonata e viva che mi piace da morire.
Così sgualcita sotto la pioggia,coi passanti radunati sotto i portici,sui pavimenti scivolosi sotto la suola liscia degli stivali.
Beh,e l'altroieri ero lì che camminavo in quel guanto di precarietà che mi prende a volte,con gli occhi aperti così a guardare cose,a riempirmi la testa di scorci che in realtà non avevo nemmeno mai visto prima,quindi non è che fosse fondamentale tenerli a mente per poi andarci nostalgicamente col ricordo più avanti.

Sono talmente piena di aspettativa e curiosità,due o tre rimpianti,nostalgia preventiva e ansia che forse la metà sarebbe sufficiente,ma non so,non ci riesco a vivermi le cose in modo spensierato.
Non importa.

Il fatto è che so cosa lascio,ma mi sto immaginando da mesi quel che troverò.
Solo immaginando.
Origine di pensieri vari,perciò,tendenzialmente sul paranoico,nonostante le pacche sulle spalle e il "mavalàchetidivertiabbestianonfarelacogliona".
Beh.
Beh,si,lo so,certo.
Ma non posso fare a meno di sentirmi un po' strappata da qua,affogata nel mio rimuginare selvaggio,in bilico tra due luoghi e con una valigia che non la smette di fissarmi e di sembrarmi troppo piccola per farci stare una fettina di vita.


Va bene.
Mi ci vorrebbe un buon sonno,ma invece esco,a spremere questa città che ho sempre denigrato pensandola piccola e senza stimoli,e che ora mi sembra così bella,e invitante,e così atrocemente piena di legami che se ne staranno slegati per un pochino,a breve.

Brevissimo.