martedì 6 gennaio 2009

atterrata

Sono di nuovo a Lisbona.
Confusa e spaesata.
Mi sono stupita nel riconoscere dall'alto, atterrando, la geografia cittadina e i luoghi; mi sono compiaciuta sentendomi parlare fluidamente come prima di tornare in Italia per le feste.
Ho guardato perplessa la silenziosa immobilità della mia stanza, dopo tutto quello che  cambiato per me e dentro di me nelle tre settimane appena vissute,e mi sono affaccendata sistemando le mie cose in questi luoghi provvisori, familiari ed estranei contemporaneamente, guardandomi da fuori, e sentendomi stupida, per una qualche ragione.

E fuori c'è un bel sole, che scalda le ossa.
Ma mi sento un po' sola, lontana da una situazione che credo necessitasse la mia impossibile presenza.
Mi dico che andrà bene. Che tutto si sistemerà, pian piano, con dolore forse, ma poi piano piano ogni tassello recupererà il suo posto, potrò tornare a fare la figlia e basta, e smettere di essere una mamma per la mia stessa mamma.
E mi sembra di non sapere più nulla.

1 commento:

il bocia ha detto...

ciao Gaietta.

Dufo mi ha un pó raccontato.

azz, che storia.
mi spiace ma d'altro canto non ci si puo solo piangere addosso.
come hai detto tu si sistemerá vedrai, e forse non solo tu ma anche la tua mamma cambierá e crescerete entrambe.

un grosso in bocca in lupo per il tuo ritorno a Lisbona.
non dev'essere facile, soprattutto ora che sei lontana da lei.

un bacione e un abbraccio forte